Gestione categorie e tag WordPress: la guida SEO che ogni principiante deve leggere

Gestione categorie e tag su WordPress guida passo passo per i nostri clienti

Quando i nostri clienti aprono il pannello di amministrazione del proprio sito WordPress, una delle prime domande che ci pongono riguarda la differenza tra categorie e tag e, soprattutto, come gestirli nel modo corretto. La verità è che molti, all’inizio, non sanno esattamente a cosa servano e finiscono per utilizzarli in maniera confusa, creando problemi di navigazione per gli utenti e di posizionamento per la SEO.

In questa guida vi mostriamo passo passo come creare, modificare e organizzare categorie e tag in WordPress. Abbiamo strutturato l’articolo in due parti:

  1. Istruzioni pratiche – pensate per chi non ha alcuna esperienza tecnica e vuole semplicemente imparare a fare le cose in autonomia.
  2. Approfondimento SEO – utile per comprendere come categorie e tag influenzano la visibilità su Google e come sfruttarli al meglio per far crescere il vostro sito.

Se vi trovate alle prime armi con WordPress, vi consigliamo anche di dare un’occhiata alla nostra guida dedicata alla dashboard di WordPress, così da avere già chiaro dove trovare le varie funzioni che andremo a utilizzare.

Categorie e tag in WordPress: cosa sono e a cosa servono

Per gestire al meglio i contenuti di un sito WordPress è fondamentale comprendere cosa siano categorie e tag e perché abbiano un ruolo così importante sia per la navigazione degli utenti sia per la SEO. Spesso chi apre un blog o un sito aziendale tende a sottovalutare queste impostazioni, ma in realtà sono il cuore dell’organizzazione dei contenuti.

Le categorie di WordPress servono a suddividere gli articoli in grandi gruppi tematici. Immaginatele come gli scaffali principali di una libreria: ogni libro appartiene a uno scaffale ben preciso in base all’argomento. Allo stesso modo, ogni articolo del vostro sito dovrebbe appartenere a una sola categoria principale. Questo aiuta sia chi legge sia Google a capire immediatamente di cosa parla il contenuto.

tag di WordPress, invece, funzionano come etichette più dettagliate: permettono di collegare tra loro articoli che trattano lo stesso argomento specifico. Se le categorie sono i “capitoli” del vostro sito, i tag sono le “parole chiave” che mettono in evidenza dettagli e sfumature. Ad esempio:

  • Categoria: Marketing digitale
  • Tag: Facebook AdsInstagram AdsSEO WordPress

Capire la differenza tra categorie e tag è essenziale perché, usandoli nel modo corretto, migliorate l’esperienza di navigazione dei vostri visitatori e allo stesso tempo aumentate le possibilità di posizionarvi meglio su Google. Non a caso, quando parliamo di ottimizzazione SEO su WordPress, uno degli aspetti più importanti è proprio l’organizzazione dei contenuti attraverso tassonomie ben definite.

Se non avete ancora familiarità con il concetto di URL ottimizzati, vi consigliamo di leggere la nostra guida dedicata a come configurare i permalink su WordPress, così da evitare errori che possono penalizzare il vostro lavoro di posizionamento.

Differenza tra categorie e tag in WordPress

Una delle domande più frequenti che ci pongono i nostri clienti riguarda proprio la differenza tra categorie e tag in WordPress. La confusione è normale: entrambi servono per organizzare i contenuti, ma hanno funzioni molto diverse e usarli in modo errato può compromettere sia la struttura del sito sia la visibilità nei motori di ricerca.

Le categorie WordPress hanno il compito di definire i macro-argomenti. Sono obbligatorie: ogni articolo deve appartenere almeno a una categoria. Questo significa che se state scrivendo per il vostro blog aziendale, dovete scegliere una categoria principale che rappresenti il tema centrale. Ad esempio, un articolo sulle strategie pubblicitarie potrebbe rientrare nella categoria Marketing Digitale. Le categorie servono quindi a creare una gerarchia logica e a fornire a Google una chiara mappa della struttura del sito.

tag WordPress, al contrario, non sono obbligatori ma altamente consigliati. Hanno una funzione più dettagliata: etichettano gli articoli con parole chiave specifiche, collegando tra loro contenuti simili. Se prendiamo lo stesso esempio, un articolo sulla pubblicità online potrebbe avere tag come Facebook AdsInstagram Ads o sponsorizzazioni social.

La differenza principale è quindi che le categorie organizzano il sito a livello macro, mentre i tag collegano i contenuti a livello micro. Una buona strategia SEO prevede l’utilizzo equilibrato di entrambe le tassonomie: poche categorie ben strutturate e tag mirati che rispecchiano i reali interessi degli utenti.

Un errore comune che vediamo spesso è la creazione di troppe categorie con un solo articolo al loro interno oppure di centinaia di tag duplicati che non aiutano né l’utente né Google. Al contrario, una corretta gestione delle categorie e dei tag aumenta la user experience, facilita la navigazione e migliora il posizionamento nelle ricerche.

Se volete approfondire come scrivere in ottica SEO, vi consigliamo la nostra guida sulla meta description, altro elemento fondamentale per distinguervi nei risultati di Google e ottenere più clic.

Come creare e modificare le categorie in WordPress (istruzioni passo passo)

Arrivati a questo punto possiamo passare dalla teoria alla pratica. La gestione delle categorie in WordPress è semplice se seguite attentamente i passaggi. Le categorie vi permettono di organizzare i contenuti e migliorare l’indicizzazione SEO, perché aiutano Google a comprendere quali sono gli argomenti principali trattati nel vostro sito.

Ecco come fare:

1. Accedere al pannello di amministrazione

Entrate nel vostro sito e andate nella Bacheca di WordPress. Se non siete ancora sicuri di come muovervi all’interno del menu, vi consigliamo di consultare la nostra guida completa alla dashboard di WordPress, utile per capire dove si trovano le diverse sezioni.

2. Aprire la sezione “Categorie”

Dal menu laterale cliccate su Articoli > Categorie. Qui trovate l’elenco delle categorie già esistenti e la possibilità di aggiungerne di nuove.

3. Creare una nuova categoria

Compilate i campi richiesti:

  • Nome: inserite il titolo della categoria (ad esempio Marketing Digitale o Ricette Dolci).
  • Slug: è l’indirizzo URL della categoria, che deve essere breve, chiaro e senza spazi. Se volete ottimizzarlo al massimo, vi consigliamo di leggere i nostri consigli per ottimizzare gli URL di un sito web.
  • Categoria genitore: utile se volete creare una sotto-categoria (ad esempio SEO sotto Marketing Digitale).
  • Descrizione: campo facoltativo, ma consigliato per dare ulteriori informazioni sia agli utenti sia ai motori di ricerca.

Dopo aver compilato tutto, cliccate su Aggiungi nuova categoria.

4. Modificare una categoria esistente

Se volete cambiare il nome, lo slug o la descrizione di una categoria già creata, vi basta passare con il mouse sopra di essa e cliccare su Modifica. Qui potete aggiornare le informazioni e salvare i cambiamenti.

5. Assegnare una categoria agli articoli

Quando scrivete o modificate un articolo, nella barra laterale destra trovate la sezione Categorie: selezionate quella corretta e l’articolo verrà automaticamente organizzato.

Ricordate: un articolo dovrebbe avere una sola categoria principale. Creare articoli con troppe categorie può confondere gli utenti e penalizzare la vostra SEO.

Se non sapete ancora come scrivere un articolo, vi consigliamo la guida dedicata a come scrivere un articolo su WordPress con l’editor Gutenberg o, se preferite la modalità classica, scrivere un articolo con l’editor classico.

Come creare e modificare i tag in WordPress (istruzioni passo passo)

Dopo aver visto come gestire le categorie, è il momento di passare ai tag di WordPress, uno strumento potente ma spesso usato male. I tag servono a creare collegamenti tra articoli che trattano argomenti specifici e ad aiutare sia gli utenti sia Google a individuare facilmente i contenuti correlati.

Vediamo insieme, passo dopo passo, come aggiungere, modificare ed eliminare tag in WordPress.

1. Accedere alla sezione “Tag”

Entrate nella vostra Bacheca WordPress e dal menu laterale cliccate su Articoli > Tag. In questa schermata troverete l’elenco dei tag già creati e la possibilità di aggiungerne di nuovi.

2. Creare un nuovo tag

Compilate i campi richiesti:

  • Nome: scrivete il titolo del tag (ad esempio SEO WordPressFacebook Adsricetta veloce).
  • Slug: rappresenta l’URL del tag e deve essere breve, semplice e in minuscolo.
  • Descrizione: non è obbligatoria, ma può essere molto utile dal punto di vista SEO perché consente di spiegare meglio il significato del tag ai motori di ricerca.

Una volta completati i campi, cliccate su Aggiungi nuovo tag.

Consiglio SEO: scegliete tag mirati e pertinenti. Creare troppi tag inutilizzati o simili tra loro è un errore che vediamo spesso e che può compromettere la struttura SEO del sito.

3. Aggiungere tag direttamente dall’editor

Un metodo ancora più veloce è quello di inserire i tag direttamente durante la scrittura dell’articolo. Nella schermata di creazione o modifica, sulla destra trovate il box “Tag”. Qui potete digitare il nome del tag e confermare.

Questo metodo è utile se state scrivendo un contenuto e volete immediatamente collegarlo ad altri articoli. Ad esempio, mentre scrivete un post su “ottimizzazione URL”, potete aggiungere il tag SEO WordPress e collegarlo al contenuto già pubblicato con i nostri consigli per ottimizzare gli URL di un sito web.

4. Modificare o eliminare un tag

Se vi accorgete che un tag non è utile o contiene un errore di scrittura, potete tornare nella sezione Articoli > Tag, passare sopra il nome del tag e cliccare su Modifica o Elimina.

5. Quando usare i tag e quando evitarli

I tag non sono obbligatori, ma usarli nel modo corretto porta vantaggi concreti:

  • Migliorano la navigazione del sito.
  • Offrono a Google un quadro più chiaro delle relazioni tra contenuti.
  • Aumentano la possibilità che un utente resti più a lungo sul sito grazie ai collegamenti interni.

Non create tag duplicati delle categorie. Se avete una categoria SEO, non serve un tag chiamato SEO: questo rischia di confondere sia gli utenti sia i motori di ricerca.

Se vi interessa approfondire come scrivere contenuti ben ottimizzati, vi suggeriamo la nostra guida su come scrivere un articolo con WordPress, dove spieghiamo passo passo le best practice da seguire.

Come organizzare articoli con categorie e tag in modo corretto

Ora che sappiamo come creare e modificare categorie e tag, è fondamentale capire come organizzare correttamente gli articoli in WordPress. Una gestione sbagliata rischia di generare contenuti duplicati, pagine vuote e un’esperienza confusa per i visitatori. Al contrario, una strategia chiara e ben strutturata migliora la navigazione, aumenta il tempo di permanenza sul sito e rafforza la SEO WordPress.

1. Usare una sola categoria principale

Ogni articolo deve appartenere ad almeno una categoria, ma la regola d’oro è sceglierne una sola come categoria principale. In questo modo la struttura del sito rimane chiara e Google riconosce facilmente i vostri contenuti. Evitate di assegnare lo stesso articolo a troppe categorie, perché questo può sembrare ridondante agli occhi dei motori di ricerca.

2. Creare categorie logiche e utili

Le categorie devono rispecchiare i macro-argomenti del sito. Ad esempio, in un sito aziendale di marketing digitale potreste avere categorie come: SEOSocial Media MarketingEmail Marketing. Una buona organizzazione delle categorie aiuta anche a creare una gerarchia chiara, specialmente se decidete di utilizzare le sotto-categorie.

Un esempio pratico: la categoria principale SEO può contenere sotto-categorie come SEO On Page o SEO Tecnica. Per approfondire uno degli aspetti più importanti della SEO, potete consultare anche la nostra guida su come configurare i permalink di WordPress, elemento cruciale per l’ottimizzazione dei contenuti.

3. Utilizzare i tag come etichette intelligenti

I tag devono essere usati con moderazione e logica. Servono a collegare articoli simili su argomenti specifici. Ad esempio, se la categoria è SEO, i tag possono essere ottimizzazione URLmeta descriptionparole chiave long tail. Così facendo, quando un utente clicca su un tag, trova subito tutti gli articoli correlati.

Evitate di creare centinaia di tag inutili: un tag con un solo articolo collegato non ha valore né per l’utente né per la SEO. Concentratevi su tag coerenti che davvero facilitino la navigazione.

4. Equilibrio tra categorie e tag

La chiave è mantenere un equilibrio tra categorie e tag. Troppe categorie frammentano il sito, troppi tag creano confusione. La regola migliore è:

  • Poche categorie (ben definite).
  • Tag mirati e realmente utili.

5. Ottimizzare categorie e tag per la SEO

Ogni categoria e ogni tag può avere una propria pagina archivio. Ottimizzarle è un’opportunità per posizionarsi su Google. Inserite una descrizione chiara, slug SEO-friendly e, se possibile, contenuti utili. Non lasciate pagine vuote o con solo titoli.

Se vi interessa approfondire, vi suggeriamo la nostra guida pratica su come cambiare l’URL di un articolo WordPress, che vi aiuta a comprendere meglio l’importanza di gestire in modo corretto gli indirizzi anche per le categorie e i tag.

Categorie e tag in ottica SEO

Una corretta gestione di categorie e tag in WordPress non serve solo a rendere il sito più ordinato: ha un impatto diretto sulla SEO e quindi sulla visibilità su Google. Quando parliamo di ottimizzazione SEO su WordPress, non possiamo ignorare le tassonomie: categorie e tag sono infatti gli strumenti che Google utilizza per capire come è strutturato il vostro sito e quali argomenti trattate.

Perché le categorie sono importanti per la SEO

Le categorie hanno un ruolo fondamentale perché rappresentano i pilastri tematici del sito. Una categoria ben costruita diventa una vera e propria pagina di atterraggio per gli utenti che cercano contenuti su un argomento specifico. Se ottimizzata correttamente con uno slug chiaro, una descrizione completa e articoli ben organizzati, una categoria può posizionarsi sui motori di ricerca come una pagina SEO autonoma.

Esempio: una categoria chiamata SEO WordPress con 10 articoli di approfondimento può diventare una risorsa autorevole che si posiziona per query come SEO WordPress per principianti o ottimizzare WordPress per Google.

Perché i tag possono aiutare la SEO

I tag, se usati bene, creano collegamenti interni intelligenti. Ogni tag genera una pagina archivio che raccoglie tutti gli articoli correlati. Questo permette di intercettare ricerche long tail molto specifiche.
Esempio: un tag meta description può posizionarsi per chi cerca come scrivere una meta description su WordPress.

Se volete approfondire, vi consigliamo di leggere la nostra guida su come scrivere una meta description efficace, utile per migliorare i click nei risultati di ricerca.

Best practice SEO per categorie e tag

  • Evitare contenuti duplicati: non create tag identici alle categorie.
  • Slug ottimizzati: brevi, descrittivi e con la parola chiave principale.
  • Descrizioni curate: ogni categoria e tag dovrebbe avere una descrizione chiara e, se possibile, ottimizzata per le keyword.
  • Archivi utili: non lasciate pagine vuote o con un solo articolo. Google tende a penalizzarle.

Categorie e tag come strumento di linking interno

Un altro vantaggio è la possibilità di rafforzare il link building interno. Ogni volta che un utente clicca su una categoria o un tag, passa ad altre pagine del sito, aumentando il tempo di permanenza e riducendo la frequenza di rimbalzo. Entrambi sono segnali positivi per Google.

Un buon linking interno non riguarda solo categorie e tag: anche all’interno degli articoli potete aggiungere collegamenti a contenuti correlati. Ad esempio, se state scrivendo su “gestione categorie e tag”, è utile linkare a una guida su come inserire media in un articolo WordPress, così da arricchire l’esperienza del lettore.

Errori comuni da evitare con categorie e tag

Molti principianti, ma anche chi gestisce da anni un sito WordPress, commettono errori che compromettono sia l’esperienza degli utenti sia l’ottimizzazione SEO. Una gestione scorretta delle categorie e dei tag WordPress può portare a contenuti duplicati, problemi di indicizzazione e calo di traffico organico.

Ecco gli errori più frequenti da evitare:

1. Creare troppe categorie

Uno degli errori più comuni è generare un numero eccessivo di categorie, magari con un solo articolo all’interno. Le categorie dovrebbero rappresentare i macro-argomenti principali del sito e non singoli dettagli. Creare dieci categorie con un solo post ciascuna rende la struttura fragile e poco chiara agli occhi di Google.

La regola d’oro è: poche categorie ben definite, ciascuna con più articoli pertinenti. Se non avete ancora chiaro come organizzare le vostre pagine, vi suggeriamo di leggere anche la guida su come creare, modificare ed eliminare pagine in WordPress, utile per distinguere meglio tra pagine e articoli.

2. Usare troppi tag inutili

Spesso vediamo siti con centinaia di tag, molti dei quali collegano un solo articolo. Questa pratica non solo è inutile, ma rischia di generare thin content: pagine di archivio vuote o deboli, che Google tende a ignorare. I tag vanno usati con intelligenza, scegliendo solo quelli che collegano davvero contenuti simili e utili per gli utenti.

3. Duplicare categorie e tag

Un altro errore grave è duplicare i nomi. Ad esempio, avere una categoria SEO e un tag SEO. Questa ridondanza crea confusione e rischia di compromettere il posizionamento SEO. Le categorie servono a strutturare i contenuti, i tag a collegarli: non devono essere la stessa cosa.

4. Non ottimizzare slug e descrizioni

Molti lasciano gli slug delle categorie e dei tag così come vengono generati, spesso lunghi o poco chiari. Ricordate che lo slug è parte dell’URL e deve essere ottimizzato per la SEO. Lo stesso vale per le descrizioni: una breve introduzione ricca di keyword mirate può fare la differenza nel posizionamento su Google.

Per approfondire come gestire al meglio gli indirizzi, potete leggere la nostra guida pratica su come cambiare l’URL di un articolo WordPress.

5. Ignorare le pagine archivio

Ogni categoria e ogni tag genera automaticamente una pagina archivio. Lasciarle vuote o senza descrizioni è uno spreco di potenziale SEO. Al contrario, arricchirle con contenuti, testi introduttivi e collegamenti interni può trasformarle in vere e proprie pagine posizionabili su Google.

6. Non collegare gli articoli tra loro

Categorie e tag non sono sufficienti da soli: vanno integrati in una strategia di linking interno. Se non mettete link tra articoli correlati, rischiate che gli utenti abbandonino il sito troppo presto. Un buon linking interno riduce la frequenza di rimbalzo e aumenta il tempo di permanenza, due segnali positivi per il ranking SEO.

Per imparare come arricchire un contenuto con link e media, vi consigliamo la guida su come inserire media in un articolo WordPress.

Consigli finali per principianti

Arrivati alla fine di questa guida, vogliamo lasciarvi con alcuni consigli pratici sulla gestione di categorie e tag in WordPress che vi aiuteranno ad evitare errori comuni e a sfruttare al massimo il potenziale SEO del vostro sito.

1. Meno è meglio

Meglio avere poche categorie ben organizzate che decine di categorie vuote. Concentratevi sui macro-argomenti principali e assicuratevi che ogni categoria contenga più articoli pertinenti.

2. Usare i tag con intelligenza

Non trasformate i tag in un elenco infinito di etichette inutilizzate. Scegliete solo quelli che realmente collegano contenuti simili. Un tag deve sempre avere almeno due o tre articoli collegati, altrimenti rischia di diventare una pagina archivio inutile.

3. Ottimizzare sempre slug e descrizioni

Non dimenticate che ogni categoria e ogni tag genera un URL e una pagina di archivio. Scrivete slug brevi, chiari e ricchi di parole chiave SEO. Aggiungete descrizioni che spieghino l’argomento, inserendo keyword long tail pertinenti.

Ad esempio, se avete una categoria chiamata SEO WordPress, lo slug dovrebbe essere /seo-wordpress/ e la descrizione potrebbe includere keyword come ottimizzazione SEO per WordPressSEO principiantiottimizzare articoli WordPress.

4. Curare la struttura del sito

Categorie e tag non sono solo strumenti organizzativi: sono parte integrante della struttura SEO del sito. Un sito ordinato e ben collegato facilita la navigazione degli utenti e migliora la scansione da parte dei motori di ricerca. Se vi interessa approfondire come lavorare in modo professionale sull’architettura SEO, potete consultare la nostra guida su come configurare i permalink in WordPress.

5. Pensare sempre al lettore

Infine, ricordate che lo scopo principale di categorie e tag è aiutare l’utente a trovare rapidamente ciò che cerca. Se la vostra organizzazione risulta utile e intuitiva, anche Google la premierà.

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