Cos’è il CTR su LinkedIn e perché è fondamentale per le aziende nel 2025
Quando si parla di CTR, ovvero Click-Through Rate, ci si riferisce alla percentuale di utenti che cliccano su un contenuto dopo averlo visualizzato. Nel caso di LinkedIn, il CTR rappresenta uno degli indicatori chiave di performance sia per i post organici sia per le campagne pubblicitarie B2B. In un contesto come il Ticino, caratterizzato da un tessuto economico fatto di PMI, professionisti e aziende con un forte orientamento al business, il CTR non è soltanto un numero: è la misura concreta della capacità di un contenuto di attrarre l’attenzione giusta.
Il calcolo è semplice:
CTR (%) = (Clic ÷ Impression) × 100
Tuttavia, la lettura del dato non deve essere superficiale. Un CTR basso può indicare che l’audience non è ben segmentata, che il messaggio non è rilevante o che la creatività non è ottimizzata. Al contrario, un CTR sopra la media segnala un allineamento efficace tra target, contenuto e offerta.
“Il CTR è il ponte che unisce la visibilità alla conversione. Se le impression mostrano quante persone vedono un annuncio, il CTR racconta quante lo trovano davvero interessante e meritano di essere portate allo step successivo del funnel.”
Per chi opera in settori B2B, come consulenza, edilizia specializzata o servizi tecnologici, LinkedIn rappresenta spesso il canale principale per attrarre decision maker. Non a caso, abbiamo già approfondito in un altro articolo cos’è il CTR su LinkedIn e perché è fondamentale per le campagne pubblicitarie B2B, mostrando come sia una metrica imprescindibile quando si pianifica una strategia di advertising mirata.
Inoltre, il CTR è strettamente legato al concetto di qualità del traffico. Non basta generare clic: occorre che i clic provengano da utenti realmente interessati, capaci di trasformarsi in lead qualificati. Questo aspetto lo abbiamo messo in evidenza anche nella nostra guida su come migliorare il posizionamento SEO del sito aziendale, dove la qualità delle interazioni online incide direttamente sul ritorno dell’investimento.
Per le imprese ticinesi che desiderano crescere, conoscere il significato del CTR e imparare a leggerlo correttamente significa acquisire uno strumento concreto per misurare l’efficacia delle proprie campagne LinkedIn Ads, distinguendo ciò che funziona da ciò che va migliorato.
Benchmark del CTR su LinkedIn nel 2025: quali valori considerare davvero
Arrivati al 2025, parlare di benchmark CTR su LinkedIn significa entrare nel merito di un dato che non è mai assoluto ma sempre relativo al settore, al formato pubblicitario e al target geografico. Non esiste un unico numero valido per tutti, ma piuttosto delle medie di riferimento che gli imprenditori e i professionisti possono usare come bussola per valutare le proprie performance.
Secondo i dati più aggiornati, il CTR medio di una campagna Sponsored Content su LinkedIn oscilla tra lo 0,44% e lo 0,65%, mentre per i video ads il valore medio si aggira attorno allo 0,40%. Per chi opera in un mercato di nicchia come il Canton Ticino, con un’audience più ridotta ma altamente qualificata, questi valori rappresentano un ottimo punto di partenza. Tuttavia, puntare a superare la soglia dello 0,7–1% significa posizionarsi già nella fascia “buona”, e andare oltre l’1% colloca l’azienda in un territorio di eccellenza.
Per aiutare a comprendere meglio i riferimenti, riportiamo una tabella di sintesi con i benchmark attesi nel 2025:
| Formato LinkedIn Ads | CTR Medio Globale | CTR “Buono” (target da raggiungere) | CTR “Molto Buono” (fascia alta) |
|---|---|---|---|
| Sponsored Content | 0,44% – 0,65% | 0,7% – 1% | > 1% |
| Video Ads | ~0,40% | 0,6% – 0,8% | > 0,9% |
| Carousel Ads | 0,45% – 0,55% | 0,7% – 1% | > 1% |
| Message Ads/InMail | 3% – 4% (open rate CTR) | dipende dal copy e dal target | valori sopra media settoriale |
Come si può notare, i valori cambiano a seconda del formato. Ad esempio, il Carousel Ads può generare CTR più alti se ben strutturato, mentre i Message Ads (InMail) vanno valutati con logiche diverse perché basati sull’open rate.
“Il CTR non è un dato statico ma dinamico: un valore medio può essere considerato buono in un settore saturo, ma insufficiente in un contesto dove la concorrenza è ancora limitata.”
Per le aziende ticinesi, è fondamentale confrontare i propri numeri non solo con le medie globali, ma anche con quelle locali. Spesso i costi pubblicitari in Svizzera sono superiori rispetto ad altri mercati, ma la qualità dei lead compensa ampiamente la spesa, soprattutto quando si tratta di generare contatti ad alto valore nel settore B2B. In questo senso, comprendere il rapporto tra CTR e costo per click (CPC) diventa cruciale, e ne abbiamo parlato anche nella guida su quanto costa LinkedIn Ads.
A differenza di altri canali pubblicitari, come le Facebook Ads o le Google Ads, LinkedIn si distingue per la capacità di raggiungere decision maker e professionisti qualificati, rendendo il CTR un indicatore ancora più strategico. Per questo motivo, conoscere i benchmark aiuta a stabilire obiettivi realistici e misurabili, evitando di inseguire numeri irrealistici che spesso vengono presentati in contesti non paragonabili.
I fattori che influenzano il CTR su LinkedIn nel 2025, con focus sul mercato ticinese
Il CTR su LinkedIn non è mai il risultato di un singolo elemento: al contrario, dipende da una serie di fattori che spaziano dalla qualità del contenuto alla precisione del targeting. Per un’azienda che opera in Svizzera italiana e vuole ottenere risultati concreti, analizzare questi elementi diventa fondamentale.
Uno dei primi fattori determinanti è il targeting dell’audience. LinkedIn mette a disposizione opzioni di segmentazione uniche rispetto ad altre piattaforme, permettendo di filtrare per job title, seniority, settore, azienda e area geografica. In un contesto come il Canton Ticino, dove il bacino di utenti è più limitato rispetto a mercati più ampi come quello italiano o tedesco, la precisione del target è ciò che consente di mantenere il CTR sopra la media.
Un altro elemento decisivo è la creatività dell’annuncio. La scelta delle immagini, del formato e della call to action incide direttamente sul tasso di clic. Nel 2025, i contenuti multi-immagine (carousel) e i video ads mostrano performance migliori in termini di engagement e CTR. Lo dimostrano anche le best practice globali, ma il dato va letto in chiave locale: un annuncio ben strutturato che racconta un caso studio di un’impresa ticinese può generare un CTR nettamente superiore alla media.
La qualità del copywriting ha un ruolo altrettanto centrale. Titoli brevi ed efficaci, descrizioni che puntano ai bisogni reali del pubblico e un invito all’azione chiaro sono fattori che incidono sulla percentuale di clic. Non a caso, abbiamo approfondito in un nostro articolo come aumentare l’engagement su LinkedIn rappresenti un passaggio chiave per far crescere la visibilità organica, e lo stesso vale per le campagne sponsorizzate: un contenuto che genera interazione naturale ha più possibilità di spingere l’utente a cliccare anche sugli annunci.
Un aspetto spesso sottovalutato riguarda la lingua della comunicazione. In Ticino, utilizzare l’italiano con un tono professionale e specifico per i settori di riferimento – dall’edilizia alla consulenza, passando per la finanza – può fare la differenza. Molti imprenditori che si affidano a LinkedIn cercano contenuti che rispecchino il contesto locale, e un messaggio troppo generico rischia di abbassare il CTR.
Infine, la congruenza tra messaggio e landing page: se l’utente clicca ma trova una pagina poco chiara o non ottimizzata, il CTR non avrà alcun impatto reale. È qui che entra in gioco il lavoro di ottimizzazione: avere un sito web ben strutturato e veloce è fondamentale. Ne abbiamo parlato nella guida su come migliorare la velocità del sito web e aumentare le conversioni, perché la velocità di caricamento e la chiarezza dei contenuti influiscono non solo sulla permanenza dell’utente, ma anche sulla qualità percepita della campagna pubblicitaria.
“Un CTR alto senza una landing page ottimizzata è come un invito a cena in un ristorante con le porte chiuse: attira ma non converte.”
Per gli imprenditori ticinesi, lavorare su questi fattori significa non solo migliorare il tasso di clic delle proprie campagne LinkedIn Ads, ma soprattutto ottenere lead qualificati che rappresentano opportunità reali di business. In un mercato competitivo e circoscritto come quello locale, la cura del dettaglio fa la differenza tra una campagna che brucia budget e una strategia che genera clienti.
Strategie pratiche per aumentare il CTR su LinkedIn nel 2025
Se conoscere i benchmark è fondamentale, altrettanto lo è adottare strategie concrete per migliorare il CTR su LinkedIn Ads. Nel 2025, le imprese che desiderano crescere in contesti competitivi come quello del Canton Ticinodevono concentrarsi su azioni mirate e misurabili, capaci di generare più clic e, di conseguenza, più opportunità commerciali.
1. Ottimizzare le creatività con visual e formati ad alto rendimento
Le immagini e i video sono il primo elemento che cattura l’attenzione. Studi recenti dimostrano che i contenuti multi-immagine (carousel) registrano tassi di engagement più alti, e di conseguenza un CTR migliore. Lo stesso vale per i video ads, che se accompagnati da sottotitoli e messaggi brevi riescono a superare le performance medie.
Per massimizzare l’efficacia, è utile testare formati diversi con A/B test, un approccio che permette di capire quale combinazione di headline, descrizione e visual porta il CTR oltre la soglia dell’1%. È un metodo che ricordiamo spesso anche quando parliamo di strategie SEO avanzate per aziende: solo testando e misurando si possono ottenere miglioramenti reali e costanti.
2. Copywriting mirato al decision maker
Il copy dell’annuncio deve parlare direttamente al pubblico giusto. Su LinkedIn, questo significa rivolgersi a CEO, manager, imprenditori e professionisti che decidono sugli investimenti. Una headline efficace non deve superare le 5–7 parole e deve contenere almeno una parola chiave rilevante per il settore.
Ad esempio: “Riduci i costi di assunzione con LinkedIn Ads” è più incisivo di “Scopri i nostri servizi di recruiting”.
Abbiamo approfondito questo aspetto anche nel nostro articolo su come sponsorizzare un prodotto, dove spieghiamo l’importanza di un messaggio chiaro e orientato al valore percepito dall’utente.
3. Targeting preciso e segmentazione geografica
Uno dei vantaggi delle LinkedIn Ads è la possibilità di restringere il pubblico con criteri molto specifici: dal settore all’anzianità lavorativa, fino alla localizzazione. Per le imprese ticinesi, puntare su campagne geolocalizzate significa intercettare manager e professionisti in aree come Lugano, Bellinzona, Mendrisio o Locarno, evitando dispersione di budget. È la stessa logica che applichiamo quando lavoriamo a campagne marketing geolocalizzate, dove l’obiettivo è colpire un mercato ristretto ma altamente qualificato.
4. Coerenza tra annuncio e landing page
Un CTR elevato è inutile se, una volta cliccato l’annuncio, l’utente trova una pagina poco curata. Per questo motivo, ogni campagna dovrebbe rimandare a landing page ottimizzate in termini di velocità, design e chiarezza del messaggio. Una pagina che risponde subito alla promessa dell’annuncio riduce il tasso di abbandono e aumenta la conversione. Approfondiamo questi aspetti tecnici nella guida su come creare una landing page efficace, dove mostriamo come strutturare il contenuto per accompagnare l’utente fino alla richiesta di contatto.
5. Call to Action chiare e persuasive
Ogni annuncio deve avere un’unica call to action (CTA). “Scarica la guida”, “Richiedi una demo”, “Ottieni un audit gratuito” sono esempi di CTA specifiche che stimolano l’utente a compiere l’azione desiderata. Una CTA generica, al contrario, abbassa il CTR e disperde l’attenzione.
“Una call to action vaga genera curiosità ma non conversioni. Una call to action chiara genera clic e contatti qualificati.”
6. Monitoraggio costante con Analytics
Infine, per comprendere quali strategie funzionano realmente è necessario monitorare le performance con strumenti adeguati. L’integrazione di LinkedIn Campaign Manager con Google Analytics permette di avere una visione completa del percorso dell’utente: dal clic all’azione finale. Solo così il CTR diventa un indicatore da leggere nel contesto più ampio della strategia digitale.
CTR e costi pubblicitari su LinkedIn nel 2025: come ottimizzare CPC e ROI
Uno degli aspetti più importanti per imprenditori e aziende che investono su LinkedIn Ads nel 2025 è comprendere il legame tra CTR e costi pubblicitari. Un CTR elevato non significa soltanto ottenere più clic, ma anche abbassare il costo per click (CPC) e, di conseguenza, migliorare il ritorno sull’investimento (ROI).
LinkedIn premia infatti gli annunci con un CTR superiore alla media, applicando una sorta di quality score simile a quello presente su Google Ads. Questo significa che, a parità di budget, un annuncio con CTR dell’1% può pagare il clic meno di un annuncio con CTR dello 0,3%. È un circolo virtuoso: più il contenuto genera interazione, meno costa generare lead qualificati.
Per comprendere meglio, ecco un esempio semplificato:
| Campagna LinkedIn Ads | CTR | CPC medio | Lead generati su 1.000 impression | Costo totale stimato |
|---|---|---|---|---|
| Annuncio A | 0,4% | CHF 6,50 | 4 clic → 1 lead | CHF 26,00 |
| Annuncio B | 1,0% | CHF 4,20 | 10 clic → 3 lead | CHF 42,00 |
Come si nota, il CTR più alto non solo abbassa il costo per clic, ma porta a un numero maggiore di lead senza incrementare in maniera proporzionale la spesa.
“Il CTR non è soltanto una metrica di visibilità, ma un indicatore che influenza direttamente la redditività delle campagne pubblicitarie.”
Per le imprese ticinesi, questo concetto assume un peso ancora maggiore. Il costo medio del click su LinkedIn in Svizzera può essere più alto rispetto ad altri mercati, oscillando spesso tra i CHF 4 e CHF 8 a seconda del settore. Ecco perché lavorare sull’ottimizzazione del CTR diventa strategico: significa abbassare la spesa pubblicitaria senza rinunciare alla qualità del pubblico raggiunto.
Abbiamo già evidenziato dinamiche simili nelle nostre analisi sul quanto costa fare Ads e sul quanto costa LinkedIn Ads, mostrando come il costo non debba mai essere valutato in maniera isolata ma sempre in relazione al rendimento.
Un CTR sopra la media ha un impatto diretto anche sul ROI complessivo. Se ogni euro investito riesce a generare più contatti qualificati, l’azienda può permettersi di scalare la campagna mantenendo margini sostenibili. Questo aspetto è particolarmente importante per le PMI ticinesi che non dispongono di budget illimitati e devono quindi massimizzare ogni singolo franco investito.
Infine, è bene ricordare che il CTR va sempre analizzato insieme ad altre metriche, come il tasso di conversione (CVR) e il costo per lead (CPL). Solo così si può avere una visione completa dell’efficacia di una campagna LinkedIn Ads e prendere decisioni di budget basate su dati concreti.
Settori B2B ticinesi dove il CTR su LinkedIn genera più valore
LinkedIn non è una piattaforma generalista come Facebook o Instagram: il suo punto di forza è la capacità di intercettare professionisti e decision maker B2B. Nel 2025, alcune categorie economiche del Canton Ticino possono trarre particolare vantaggio dall’ottimizzazione del CTR LinkedIn Ads, perché hanno bisogno di raggiungere un pubblico ristretto ma altamente qualificato.
Consulenza aziendale e servizi professionali
Gli studi di consulenza, i commercialisti, i legali e i provider di servizi tecnologici trovano in LinkedIn il canale ideale per raggiungere CEO, CFO e responsabili HR. In questi casi, un CTR superiore alla media consente di ridurre il costo per lead e di generare richieste di contatto da parte di figure con reale potere decisionale. Non a caso, in un altro approfondimento abbiamo mostrato come la lead generation strategica B2B rappresenti il cuore di ogni campagna digitale di successo.
Settore edilizia e costruzioni specializzate
Il Ticino è caratterizzato da una forte presenza di aziende attive nell’edilizia e nelle forniture tecniche. Una campagna LinkedIn ben strutturata può intercettare architetti, ingegneri e project manager. Qui il CTR non è solo un numero: è la misura della capacità dell’impresa di differenziarsi in un mercato molto competitivo. Lo stesso vale per imprese più di nicchia, come quelle che si occupano di posa di piastrelle o serramenti, dove un CTR più alto significa maggiore visibilità e nuove commesse.
Turismo, ospitalità e formazione
Settori come hotel, resort e strutture di lusso presenti in Ticino hanno un interesse crescente nel posizionarsi su LinkedIn, soprattutto nel B2B legato a eventi, congressi e team building. Un CTR sopra la media consente di generare contatti qualificati con agenzie di viaggio corporate e responsabili marketing di grandi aziende. In parallelo, il settore della formazione professionale e universitaria sfrutta LinkedIn Ads per attirare studenti e manager interessati a corsi di aggiornamento.
Manifattura e export
Molte PMI ticinesi attive nella produzione industriale guardano al mercato internazionale. Qui il CTR è cruciale perché consente di raggiungere buyer e responsabili acquisti in Svizzera, Italia e altri Paesi europei. Un CTR più alto riduce il costo delle campagne di awareness e facilita l’espansione commerciale. È la stessa logica che applichiamo quando parliamo di strategie di marketing B2B, dove ogni clic qualificato può aprire nuove opportunità di export.
“In un mercato come quello ticinese, non conta solo il numero di clic ma la qualità di chi clicca. Un CTR più alto in un settore B2B significa maggiore efficienza e minori sprechi di budget.”
Perché puntare su LinkedIn e non su altri canali
A differenza delle campagne su Facebook Ads o su Google Ads, LinkedIn offre la certezza di colpire direttamente il pubblico business, senza dispersioni. In questo senso, per una PMI ticinese che vuole crescere, puntare a un CTR competitivo su LinkedIn rappresenta una scelta strategica e misurabile, che consente di pianificare con precisione il ritorno sugli investimenti.
Best practice locali per aumentare il CTR su LinkedIn in Ticino
Per le aziende ticinesi che vogliono distinguersi su LinkedIn nel 2025, non basta applicare le regole generali delle campagne digitali: serve adottare un approccio radicato nel territorio, capace di intercettare il pubblico con messaggi che rispecchiano la cultura locale e le esigenze specifiche del mercato.
La lingua come leva strategica
Il Ticino è l’unica area della Svizzera in cui l’italiano è la lingua principale. Sembra banale, ma molte campagne LinkedIn commettono l’errore di utilizzare inglese o tedesco per rivolgersi al pubblico locale. La conseguenza? Un CTR più basso, perché il messaggio non genera immediata connessione. Puntare sull’italiano, con un linguaggio chiaro, diretto e professionale, è quindi una priorità.
Abbiamo già sottolineato l’importanza della lingua e della chiarezza comunicativa nella guida su come fare un sito web efficace: lo stesso principio si applica alle campagne LinkedIn Ads. La coerenza linguistica non solo aumenta il CTR, ma migliora anche la percezione del brand come vicino al contesto ticinese.
Personalizzazione del messaggio per settori e città
Il Canton Ticino è un mercato variegato: Lugano rappresenta il polo finanziario, Bellinzona quello amministrativo, Mendrisio e Chiasso i centri legati alla logistica e al commercio transfrontaliero. Una campagna LinkedIn efficace deve quindi adattare i propri annunci al settore e alla città di riferimento.
Esempio pratico: un’impresa che opera nella consulenza HR a Lugano può puntare su headline come “Riduci i costi di selezione del personale nel cuore finanziario del Ticino”. Questo tipo di localizzazione aumenta il CTR perché trasmette vicinanza e rilevanza al pubblico target.
Cultura e valori locali come fattore di fiducia
Il CTR non è solo numeri e clic: è anche fiducia. Gli imprenditori ticinesi sono spesso più sensibili alla relazione personale e alla trasparenza. Per questo, inserire nei contenuti richiami alla serietà, alla precisione e alla qualità del servizio — valori che rispecchiano il tessuto economico svizzero — può incrementare l’efficacia della campagna.
Un esempio concreto è quello delle aziende manifatturiere che desiderano posizionarsi come partner affidabili per mercati esteri: in questi casi, una comunicazione che unisce eccellenza svizzera e approccio personalizzato può portare a CTR più alti rispetto a messaggi generici.
L’importanza della landing page locale
Un altro aspetto cruciale riguarda la pagina di destinazione. Se l’utente clicca su un annuncio e arriva su una landing page che non rispecchia il contesto locale, il rischio è quello di perdere fiducia. Una landing page ottimizzata in lingua italiana, con riferimenti al Ticino e CTA mirate, non solo mantiene alto il CTR ma migliora anche il tasso di conversione. Abbiamo approfondito questo tema nella guida su come creare una landing page strategica per la conversione.
“In mercati locali e circoscritti come il Ticino, il CTR è direttamente proporzionale al grado di vicinanza percepita tra brand e audience. Più un messaggio appare vicino e pertinente, più il tasso di clic cresce.”
Integrazione con strategie SEO e digital marketing
Le campagne LinkedIn Ads non vivono isolate. Un CTR più alto può essere rafforzato dall’integrazione con attività di SEO e content marketing. Ad esempio, se un annuncio porta a un articolo ottimizzato — come quello su cos’è il CTR su LinkedIn e perché è fondamentale per le campagne pubblicitarie B2B — il contenuto stesso diventa leva di fiducia che stimola ulteriori azioni da parte del lettore.
Allo stesso modo, strategie complementari come il social media marketing e il content marketing B2B strategicopossono amplificare l’impatto delle campagne LinkedIn, portando a CTR più alti grazie a un ecosistema digitale coerente e autorevole.



